Il Soroptimist International Club Moesano ha partecipato all’evento “Mestee in Val”, organizzato a Lostallo lo scorso aprile dalle scuole secondarie di Valle in collaborazione con le aziende del territorio. Il Club si è presentato con un motto significativo e provocatorio:
«Chi lo ha detto che esistono professioni da donna e professioni da uomo?»
Da sempre impegnato nella promozione del ruolo della donna nella società, il Club ha colto questa preziosa occasione per lanciare un messaggio chiaro e incisivo a favore della parità di genere nella scelta del percorso formativo e professionale, incoraggiando ragazze e ragazzi a seguire le proprie passioni, senza lasciarsi frenare da stereotipi e aspettative sociali.
Spesso, infatti, i condizionamenti culturali limitano lo sviluppo libero delle capacità individuali e influenzano la scelta della carriera. Eppure, oggi sappiamo che uomini e donne possiedono, in linea generale, le stesse potenzialità.
I dati mostrano che i ragazzi tendono ancora a scegliere prevalentemente apprendistati in ambiti tradizionalmente considerati “maschili”. Le ragazze, invece, dimostrano in alcuni casi maggiore audacia, orientandosi verso professioni “atipiche”.
Con la sua presenza, il Club ha voluto testimoniare che qualcosa sta cambiando, anche nella regione: esistono giovani, ragazze e ragazzi, che osano uscire dagli schemi!
A tal proposito, è stata allestita una galleria di immagini che racconta storie vere: giovani del posto che hanno scelto percorsi professionali non convenzionali.
Durante la manifestazione è stato proposto un quiz in forma di crucipuzzle, che invitava le e i giovani a individuare correttamente circa venti professioni declinate sia al maschile sia al femminile. L’obiettivo era sensibilizzare sull’importanza dell’uso del linguaggio inclusivo anche nel mondo del lavoro, poiché il modo in cui nominiamo le professioni e le funzioni o cariche, riflette e influenza la percezione della realtà. Come sottolinea la sociolinguista Vera Gheno «le parole non sono mai solo parole: sono ganci verso mondi di significati, e al contempo le parole che usiamo ci definiscono agli occhi degli altri».
Ciò che non si nomina tende a essere invisibile. Ma le donne nella società e nelle professioni ci sono, eccome! E allora chiamiamole con i loro nomi: carpentiera, carrozziera, direttrice, architetta, muratrice, ottica, polimeccanica, direttrice, sindaca, tecnica, ingegnera…
Il concorso ha riscosso un grande successo, coinvolgendo numerose ragazze e ragazzi. Tra le risposte corrette, sono stati estratti tre fortunati nominativi: Viola, Cristina e Marzio, che hanno ricevuto un apprezzatissimo buono per l’ingresso alle piscine e alle attrazioni dello Splash & Spa.
 
											
				 
			
					 
									 
										 
										 
										